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Bochesmalas

giovedì 15 marzo 2018

La Dinamo di Pasquini, il Commando e l'imminente arrivo delle alte temperature


Mentre il cammino della stagione 2017-2018 giunge in prossimità della zona calda, anzi torrida, la Dinamo-Banco di Sardegna, finalmente con il roster al completo, pare pronta ad affrontare la sfida. La sfida, però, non è più solo con gli avversarsi, sempre più agguerriti e motivati, ma anche con una parte, piccola ma rumorosa (e fastidiosa) del proprio pubblico. Dopo la vittoria nella gara di andata del round 16 della Fiba Europe Cup contro i francesi di Le Portel (+17 dopo i 40') mi aspettavo che la gara con Cremona del "trio delle meraviglie" Meo Sacchetti, Travis "T12" Diener e Drake Diener (oltre al bravissimo Johnson-Odom) si potesse vivere con più serenità. Invece no, dopo il mare di applausi che ha sommerso - giustamente - gli indimenticabili ex, ci sono stati nuovamente i fischi a coach Pasquini al momento della presentazione. Fischi sempre più incomprensibili, sempre più fuori luogo, e sempre prima di una gara che definire delicatissima è un eufemismo. Fortunatamente il coach è sostenuto più di ogni altro tecnico della serie A dalla sua squadra, oltre che dallo staff e dalla presidenza - e dalla maggioranza dei tifosi. E la squadra condotta da Pasquini ha risposto come di dovere con una vittoria sontuosa che porta la Dinamo in vantaggio di un preziosissimo punticino negli scontri diretti con Cremona. In previsione della volata playoff questa è una notizia splendida che sommata al +8 con Cantù, al +7 con Torino e al +8 con Reggio lascia ben sperare. Solo con Bologna le cose non sono andate per il verso giusto (-9) e manca all'appello solo Trento nel gruppetto dietro le prime (irraggiungibili) quattro. Per ora la Dinamo è in vantaggio di 11 punti, ma deve ancora fare visita ai trentini al Pala Trento.
Comunque, nonostante i fischi dolorosi, la squadra ora c'è. Certo qualche giocatore ora sta tirando un po' il fiato (vedi Bamforth e Hatcher) ma è fisiologico dopo aver condotto per mano una squadra (soprattutto il primo) che per lunghi mesi pareva un ospedale da campo in tempo di guerra. in questo momento Planinic, Polonara, Bostic e Spissu paiono in splendida forma, ma anche Pierre e Jones mi sembrano sulla strada giusta, come anche il guerriero Stipcevic, finalmente di nuovo in campo. Quindi che dire, ci stanno gli alti e i bassi in una stagione e un campionato così complicati, soprattutto se ci si mette anche la sfortuna e gli innumerevoli infortuni, anche se quest'anno il saliscendi tra alti e bassi è stato abbastanza clamoroso e imprevedibile. Quelli che "non ci stanno" MAI sono i fischi preventivi verso una squadra che per giunta è sesta la momento, seppur in buona compagnia. Ci stanno ancora meno in questo momento della stagione, quando ogni partita è praticamente una questione di vita o di morte.
A proposito dei fischi vorrei segnalare la risposta del Commando Ultrà Dinamo a un articolo di un noto quotidiano isolano. Nel suddetto articolo si asseriva che i fischi partissero dal settore C del PalaSerradimigni,  quello occupato dal tifo organizzato del Commando (anche se quest'ultimo non viene citato espressamente). Io alla partita, purtroppo non c'ero neanche stavolta per ragioni di lavoro, ma ho apprezzato la risposta del Commando Ultrà il quale si dissocia dall'articolo e dai fischi e chiede unità a tutto il palazzetto e alla tifoseria in previsione della volata finale. Devo dire anche che chi conosce il Commando o lo ha solo visto in azione anche solo una volta non può credere che i fischi partano dalle sue fila. La minoranza dei fischiatori ingrati non appartiene al gruppo del Commando. Ma non c'era alcun dubbio. 




Spero che il comunicato del Commando serva a far tacere una volta per tutte i fischiatori-contestatori selvaggi. In vista della ventiduesima giornata di campionato squadra, staff e tifo devono essere una cosa sola. Chi non condivide più le scelte della società e della maggioranza dei tifosi può anche dedicarsi ad altro nel fine settimana. C'è la tv, il mare, la campagna, ci sono i centri commerciali, il biliardo, le bocce... Insomma le alternative non mancano, a meno che questi signori non vogliano fare domanda per entrare nei vigili urbani per poter fischiare a pagamento o fare il corso di arbitro, anche in questo caso si riceve uno stipendio per fischiare, e per giunta si avrà in dotazione anche un comodo attrezzo - il fischietto - per agevolare il compito e risparmiare il fiato.

Aggiornamento dell'ultim'ora:

Intanto qualche ora fa (quando avevo già blindato e sigillato questo post, per scaramanzia) si sono chiuse definitivamente le Porte(l) delle coppe europee. Anche la "coppetta" Fiba Europe Cup è sfumata,  svanita, evaporata in pochi tragici minuti (45 per la precisione) a Le Chaudron in Francia. Dopo la Champions League, la mancata qualificazione alla Coppa Italia, ora anche la coppa di consolazione è definitivamente e tristemente persa. Nonostante i 17 punti di vantaggio della gara di andata e le evidenti differenze tra le due formazioni. Ma quest'anno va così, non c'è niente da fare. È vero che non ci sono più né Logan, né Lawal, Dyson, Lacey o Savanovic e tantomeno i cugini Diener, ma la squadra di quest'anno - insisto - è più che ottima: Bamforth, Pierre, Hatcher, Polonara, Spissu, Jones, Planinic, Bostic, Stipcevic e anche lo stesso Tavernari non sono di certo seconde scelte. Quando giocano, giocano davvero e, in teoria, almeno sulla carta, potrebbero battere chiunque, se solo non ci fossero le "solite" amnesie, i buchi neri, gli interruttori spenti, la corrente alternata e...i tempi supplementari. Perché come sempre, anche questa volta la "Maledizione dell'Overtime" non perdona. La Dinamo di questa stagione non è in grado di affrontare con la giusta concentrazione e con la giusta dose di energia un tempo supplementare. In Francia non sono bastati i 16 punti a testa di Hatcher e Bamforth, i 14 di Jones, i 13 di Pierre e gli 11 di PolonAir. Ben cinque giocatori in doppia cifra. Ma nonostante ciò si torna a casa con un pugno di mosche in mano...E non venitemi a dire che è colpa di Pasquini, lui ha provato di tutto per cercare di raddrizzare la partita. Mi sa che più che un nuovo tecnico qui ci vuole un esorcista, oppure un giretto a Lourdes.
Spero solo che in occasione della prossima gara interna, quella con Varese il 25 marzo, i fischiatori succitati non colgano l'occasione per infierire nuovamente sul coach, comunque vada a finire in Sicilia il 18. Sarebbe una vigliaccata vera e propria.
Per le coppe se ne riparlerà l'anno prossimo, non facciamone un dramma e concentriamoci sul campionato. La temperatura sta salendo...

Forza Dinamo!

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